Le religioni si chiedono chi abbia creato l’Universo.
La scienza si interroga su come sia nato e, in subordine, se nell’Universo ci siano altre forme di vita.
L’Astronomia genetica si domanda se l’Universo sia in sé vita, se cioè è possibile pensare a questo Universo (senza peraltro escludere altri Big Bang e altri Universi) come a un organismo vivo e vitale, di cui la Terra e il Sistema solare non sono che una parte infinitesimale, atomica, della struttura (del tessuto) che lo compone.
Se si accoglie l’ipotesi secondo la quale la nascita dell’Universo non è stato un accadimento accidentale ma, come per le nascite che conosciamo, il frutto di circostanze non casuali ma causali legate all’espressione di una Intenzione in grado di determinarne l’accadimento e di orientarne gli sviluppi nel tempo, la naturale conseguenza è solo una: l’Universo non è solo una creazione: è esso stesso una creatura, un organismo vitale di dimensioni incalcolabili: qualcosa di singolarmente (nel senso di unitario) e ‘specialmente’ fecondato e vivente. E se così stanno le cose, la Terra – che da quell’evento iniziale è derivata – altro non è che una minuscola parte di quell’organismo misterioso che, a quanto pare, è tuttora in espansione (e quindi in crescita).
Forse è venuto il momento di farsene una ragione.
WILLIAM CLOUSTER - MARIE-CHRISTINE DUBOIS
INTRODUZIONE
ALLA
ASTRONOMIA GENETICA
COLLANA SAGGI
pagg. 136 -euro 14.00
Le religioni si chiedono chi abbia creato l’Universo.
La scienza si interroga su come sia nato e, in subordine, se nell’Universo ci siano altre forme di vita.
L’Astronomia genetica si domanda se l’Universo sia in sé vita, se cioè è possibile pensare a questo Universo (senza peraltro escludere altri Big Bang e altri Universi) come a un organismo vivo e vitale, di cui la Terra e il Sistema solare non sono che una parte infinitesimale, atomica, della struttura (del tessuto) che lo compone.
Se si accoglie l’ipotesi secondo la quale la nascita dell’Universo non è stato un accadimento accidentale ma, come per le nascite che conosciamo, il frutto di circostanze non casuali ma causali legate all’espressione di una Intenzione in grado di determinarne l’accadimento e di orientarne gli sviluppi nel tempo, la naturale conseguenza è solo una: l’Universo non è solo una creazione: è esso stesso una creatura, un organismo vitale di dimensioni incalcolabili: qualcosa di singolarmente (nel senso di unitario) e ‘specialmente’ fecondato e vivente. E se così stanno le cose, la Terra – che da quell’evento iniziale è derivata – altro non è che una minuscola parte di quell’organismo misterioso che, a quanto pare, è tuttora in espansione (e quindi in crescita).
Forse è venuto il momento di farsene una ragione.
Giuseppe Meroni
BUGGY BRAIN
E IL MISTERO
DELL'ASTRONOMIA GENETICA
ROMANZO
pagg. 324 - euro 16.00
Che tipo di organismo è l'universo? E che tipo di universo è l'organismo umano?
Una giovane ricercatrice francese esperta in studi sul cervello umano e un brillante astronomo inglese specializzato nelle indagini sui segreti e le ambiguità energetiche del cosmo incrociano le loro ricerche sulle onde elettromagnetiche e sui campi di energia provenienti da questi mondi. Davvero due realtà così apparentemente lontane tra loro non hanno punti di incontro comuni?
Le loro scoperte si riveleranno in breve rivoluzionarie e sconvolgenti per la comprensione della condizione umana e del suo futuro prossimo.
In un avvincente susseguirsi di sorprendenti rivelazioni e geniali intuizioni, i fenomeni e le conoscenze considerate acquisite dal mondo scientifico e accademico mondiale trovano una rilettura che incastra indissolubilmente il destino del genere umano e della Terra con quello dell'universo che la circonda.
Big bang, buchi neri, rapporti tra spazio e tempo, mutazioni climatiche, specificità e significati dell'attività cerebrale umana, campi gravitazionali e onde siderali ancora sconosciute concorrono alla narrazione di questa incredibile avventura che getta le basi per una nuova scienza: l'Astronomia genetica.